L’impotenza, detta anche “impotentia coeundi”, oggi è una patologia molto diffusa nel sesso maschile e comporta problemi molto seri anche per la integrità psicofisica dei soggetti affetti o portatori.
Si manifesta con progressiva riduzione dell’erezione e talvolta con erezione incompleta. Tale condizione comporta la impossibilità di avere rapporti completi con l’altro sesso e influisce molto negativamente nell’equilibrio della vita di coppia.
Molte impotenze sono da attribuire ad una causa o malattia di natura organica, per esempio la sclerosi dei corpi cavernosi e alcune malformazioni del pene o dei testicoli; altre impotenze, nella stragrande maggioranza dei casi, specie nei soggetti giovani, sono di natura funzionale, e cioè non legata a nessuna alterazione anatomica o il più delle volte queste forme sono da considerare di natura psicogena o psicologica. C’è da dire che detti disturbi funzionali, se non curati, ripresentandosi con molta frequenza, col tempo si somatizzano e diventano ben più gravi dei disturbi organici investendo così in maniera negativa tutta la sfera emotiva ed affettiva dei soggetti interessati.
Oggi la medicina è mutata e non ricerca le cause soltanto nella componente ormonale, come si riteneva in un passato recente. Oggi alcune zone del cervello, insieme all’ipofisi, si è visto che sono la vera centralina regolatrice di tutta l’attività sessuale e tutte le emozioni affettive.
Turbe quindi anche di carattere neurogene o nervoso possono determinare notevoli riduzioni dell’erezione. C’è da dire che frequentemente esistono delle forme miste di impotenza, cioè legate oltre che a patologie organiche ed ormonali anche a componenti psicogene. In questi casi lo specialista andrologo e neuro-endocrinologo riesce a prescrivere e a consigliare le terapie adatte caso per caso poiché la ricerca medica e scientifica, in questi ultimi anni, al riguardo ha fatto notevoli progressi.
Tutte le sensazioni affettive e amorose affluiscono alla zona del cervello chiamata ipotalamo.
Ivi sotto gli stimoli erotici si liberano delle sostanze chimiche che sono i precursori della funzione sessuale. Dette sostanze recentemente si è visto sono delle dopammine chiamate anche “reliting-factors”. Queste sostanze che si vengono a liberare dalla zona diencefalica attraverso il ponte o circolo portale ipofisario raggiungono l’ipofisi, la stimolano, e questo a sua volta oltre alle sostanze gonadostimoliniche LH e FSH libera l’ossitocina o monossido d’azoto che da la vaso dilatazione dei corpi cavernosi e quindi l’erezione.
Tutte le turbe che avvengono in tutti questi delicati meccanismi comportano impotenze o comunque notevoli riduzione dell’erezione. I soggetti che conducono una vita molto stressante, piena di ansia, e legati a molte responsabilità personali, liberano a livello ipofisario una sostanza chiamata LT o ormone lattotropo o più comunemente prolattina, che agisce da antagonista delle sostanze citate in precedenza, elaborate dall’ipofisi anch’esse, e blocca la normale funzione sessuale.
Oggi le ricerche nel campo dei dosaggi ormonali, il dosaggio delle gonadostimoline, della prolattina, degli ormoni androgeni e del testosterone permettono di fare maggiore chiarezza su tutte le cause di impotenza.
Con l’età il fenomeno dell’impotenza si va via via accentuando, i rapporti diventano più diradati nel tempo per cui se nel periodo di astinenza il soggetto non innalza e concentra maggiori quantità di testosterone nel sangue, i rapporti non saranno mai completi.
Molti dovrebbero sapere che il testosterone così come è non esplica alcuna funzione a livello sessuale. Soltanto l’intervento di un enzima prodotto dal fegato detto 5 ALPHA REDUTTASI, con la vitamina E agisce trasformando il testosterone medesimo in “diedro-testosterone” e cioè nella forma attiva.
In conclusione vogliamo approfondire un aspetto molto importante emerso dagli studi più recenti, ove si è notato che la degenerazione lipoidea dei ricettori dove agisce il diidro-testosterone comporta la scarsa sensibilità dei ricettori medesimi e quindi altera i meccanismi deputati all’erezione e determina progressiva impotenza anche in soggetti molto giovani.
Tale degenerazione lipoidea oggi sta diventando sempre più frequente e colpisce i maschi di tutte le età a causa di fattori come l’alimentazione, la radioattività, lo stress, l’inquinamento ecologico ed elettromagnetico e per chi passa molto tempo in aereo le radiazioni cosmiche.
Il compito del medico specialista è dunque quello di individuare le cause e i problemi che ogni soggetto presenta e dare una soluzione a questi.
Antonino Pellegriti