La visita andrologica è un passaggio fondamentale per prevenire, diagnosticare, monitorare e stabilire trattamenti per le principali patologie andrologiche, come disfunzione erettile, eiaculazione precoce, varicocele, fimosi, frenulo breve. Questo tipo di visita può anche essere impiegata per monitorare l'eventuale evoluzione di una patologia già diagnosticata
I dati della letteratura scientifica evidenziano che il 30-40% dei giovani maschi di età compresa tra i 16 e i 18 anni presentano una patologia “andrologica". Quelle più frequenti sono il varicocele (dilatazione delle vene del testicolo), la fimosi (restringimento del prepuzio), l'idrocele (raccolta di liquido nel testicolo), l'ipospadia (apertura del meato uretrale esterno in sede anomala), il tumore del testicolo, eiaculazione precoce (fino a un 30% dei ragazzi) e disfunzione erettile, per cui si comprende come questo tipo di controllo sia fondamentale sin dalla giovane età.
Lo specialista andrologo nella prima fase della visita si occupa dell’ anamnesi clinica, facendo domande circa alimentazione, eventuale vizio del fumo, consumo di alcol, livello di attività fisica e di sedentarietà, eventuali patologie a carico, altri casi in famiglia di patologie andrologiche, assunzione di farmaci, andamento della vita sentimentale e sessuale.
Lo specialista proseguirà poi la visita esaminando attentamente forma, dimensioni e aspetto di testicoli e pene, aiutandosi anche con la palpazione. Se il paziente presenta anche disturbi urologici o ha più di 50 anni, l'esame generalmente comprende anche l'esplorazione rettale per valutare lo stato di salute della prostata e per escludere la presenza di malattie venose anali (come le emorroidi).
Nel caso la visita specialistica faccia sorgere dubbi, lo specialista consiglierà delle analisi più approfondite quali esami ormonali, delle urine e del liquido seminale; spermiogramma per verificare la fertilità del seme, spermicoltura per la presenza di germi nello sperma, ecografia scrotale con ecocolordoppler dei testicoli.
Lo specialista potrà poi richiedere l'esecuzione di alcune analisi di laboratorio (glicemia, assetto lipidico, funzionalità epato-renale, dosaggio di vari ormoni, dosaggio dei radicali liberi) per avere un quadro più chiaro sulla presenza di eventuali alterazioni.
Redazione Nuovaitaliamedica