L’orticaria è una reazione allergica caratterizzata da comparsa di macchie sulla cute (ponfi dell’orticaria). In termini medici l’orticaria viene collocata tra le dermatosi, cioè le infiammazioni acute della pelle. All’origine, secondo i dermatologi, vi sarebbe un rilascio eccessivo di istamina, una sostanza chimica prodotta dalle stesse cellule della pelle (mastociti) che funge da “mediatore chimico”. In pratica, è una sentinella che svolge una “ronda continua nel nostro organismo, controllando l’ingresso indesiderato di corpi estranei (microrganismi, germi eccetera) e pericolosi (sostanze tossiche) e allertando, in caso di attacco, le nostre difese, cioè gli anticorpi contenuti nel sangue. Tipicamente è abbastanza pruriginosa e può durare da pochi minuti a diversi giorni. Talvolta queste fastidiose macchie appena rilevate possono essere il segnale di un problema molto grave, soprattutto se accompagnate da sintomi come difficoltà respiratoria. La loro peculiarità è la fugacità: appaiono all’improvviso e scompaiono per poi ricomparire, a pochi millimetri di distanza. Altra caratteristica è il prurito e un senso di malessere generale che persiste, spesso, anche se il pomfo è scomparso. Le regioni più colpite sono il viso, le braccia e il tronco. La forma più fastidiosa colpisce le palpebre o le mucose, provocando un prurito molto forte.
L’orticaria acuta può essere dovuta all’assunzione di alcuni farmaci (analgesici, antinfiammatori, acido acetilsalicilico), alla puntura di un insetto (vespa, ape, zanzara) o avere origine alimentare (fragole, condimenti vari, crostacei, pesci). Le orticarie croniche allergiche possono essere dovute a un farmaco o a un alimento, ma anche a un allergene presente nell’aria (polline, polveri).Altre forme croniche possono accompagnare una malattia generale: vasculite (infiammazione dei vasi sanguigni), lupus eritematoso (chiazze rosse sul volto), alcune affezioni endocrine (diabete, eccesso di ormoni tiroidei) o metaboliche (iperuricemia). Tuttavia, nel 30-40% dei casi le cause dell’orticaria rimangono sconosciute.
Tra le cause principali delle allergie cutanee abbiamo gli antibiotici, una categoria di medicinali utili per il trattamento delle infezioni batteriche. Nel corso degli anni, gli organismi batterici possono diventare resistenti a determinati tipi di antibiotici, in conseguenza ad un uso scorretto di tali farmaci da parte dei pazienti.
Anche molti tipi di medicinali possono causare sfoghi allergici cutanei e nei casi più gravi possono addirittura scatenare uno shock anafilattico. Lo shock anafilattico è una reazione allergica estremamente grave, che può essere causa di morte.
Le cause delle reazioni allergiche cutanee non riguardano solo farmaci e medicinali. La dermatite allergica da contatto è una forma di sfogo cutaneo spesso associata ad anelli e gioielli.
Questo tipo di eruzione cutanea consiste in una reazione allergica ed è dovuta ad allergeni contenuti nei gioielli. Molti anelli e gioielli contengono nichel, sostanza di per sé innocua, ma spesso responsabile per scatenare reazioni allergiche nei soggetti che presentano ipersensibilità
In linea generale, l’orticaria colpisce il derma superficiale: è facile riconoscerla, perché dà luogo a lesioni simili alle punture dell’ortica. Le macchioline sono arrotondate, leggermente in rilievo, rosate, circondate da un bordo bianco più o meno marcato; assai mobili e fugaci, scompaiono per tornare a manifestarsi in altre parti del corpo, talvolta nel giro di alcune ore. In certi pazienti si osserva dermografismo: una chiazza di orticaria si manifesta nel punto in cui si è strofinata la cute con una punta smussa.
Le orticarie colinergiche e quelle provocate dall’acqua sono caratterizzate da macchioline delle dimensioni di una capocchia di spillo. Le forme croniche associate a una malattia generale si traducono nella comparsa di placche spesso fisse, simmetriche, poco o affatto pruriginose, che possono anche accompagnarsi a febbricola, dolori articolari e sindrome infiammatoria di grado moderato.
Le cause dell’orticaria sono molteplici. Le manifestazioni cutanee qui descritte possono comparire in persone di ogni età, ma la maggiore incidenza si ha dopo l’adolescenza; il picco di frequenza è situato nella terza decade della vita.
L’orticaria può anche comparire dopo esposizione ad antigeni alimentari, comune è per esempio l’orticaria da fragole, da cioccolato, da frutti di mare, da pomodori, etc.
In altri casi, invece, e cioè quando il dermatologo può escludere le precedenti ipotesi, l’orticaria può essere la conseguenza di un’infezione nell’organismo. In tale situazione, il focolaio dell’infezione produce sostanze tossiche che, una volta giunte sotto pelle, sollecitano il rilascio di maggiori quantità di istamina.
Possono scatenare questo tipo di orticarie e granulomi, malattie del fegato (calcolosi, epatite), infezioni degli apparati: respiratorio (bronchite, polmonite), genito-urinario (annessiti, cistiti) gastrointestinale (duodenite, colite, stipsi, parassiti) e renale (nefrite, calcolosi).
Il primo passo per controllare l’orticaria è identificare la causa, se possibile. Una volta accertata la fonte del problema, cercate di evitare le successive esposizioni. Quando possibile le cause vanno trattate mediante eliminazione dei cibi o dei farmaci responsabili oppure con la desensibilizzazione. Spesso esiste inoltre un fattore psicologico predisponente, di cui occorre attenuare l’influenza con l’ausilio di ansiolitici e di una psicoterapia.
Per l’orticaria cronica o particolarmente fastidiosa, il medico può suggerire un ciclo di antistaminici. Talvolta questi sono associati ad altri farmaci (orali), come il sodio cromoglicato o il ketotifene, che inibiscono la degranulazione dei mastociti, fenomeno durante il quale si libera istamina
Il trattamento con corticosteroidi orali riduce la tumefazione più rapidamente degli antistaminici ma di solito è riservato ai casi più gravi, con difficoltà respiratoria o in presenza di altre complicanze.
Le erbe, l’omeopatia e altre terapie alternative offrono varie possibilità per ridurre il prurito dell’orticaria. Le tecniche di rilassamento e una dieta speciale possono dare le risposte migliori per i casi cronici causati da stress o allergie.
Redazione Nuovaitaliamedica