La sindrome di Morgellons, o morbo di Morgellons, è il nome dato ad una presunta patologia caratterizzata da una serie di sintomi cutanei quali prurito, sensazione di punture di spillo, fitte improvvise e dolenti, piaghe, eruzioni cutanee permanenti e soprattutto strane fibre filamentose sulla superficie della pelle che, in taluni casi, fuoriescono spontaneamente, a ciò si aggiungono dolori muscolo-scheletrici ed una sensazione di affaticamento generale. Molti dei pazienti provano una strana sensazione di bruciore diffusa su tutto il corpo, altri parlano di “insetti” che corrono appena sotto la superficie della pelle.
La sindrome di Morgellons è un mistero, un’incognita che la scienza non riesce tuttora a spiegare: è un morbo particolare, raro, estremamente ambiguo ed incomprensibile tanto che una parte consistente della comunità scientifica ha ricondotto i sintomi descritti a patologie già note, generalmente collegate a disturbi mentali, in particolare come una forma di parassitosi allucinatoria.
Si ritiene infatti possibile che alcuni pazienti mentalmente instabili abbiano cercato di togliersi i “potenziali insetti” che correvano sotto la cute, provocando lesioni alla pelle. Dunque, le cicatrici e le eruzioni cutanee potrebbero dipendere dal comportamento ossessivo-compulsivo del soggetto, convinto di essere infestato dagli insetti.
Altri dermatologi e psichiatri ritengono che la sindrome di Morgellons sia dovuta ad un'infezione batterica: ad esempio, dal Borrelia burhdorferi (agente infettivo tipico della malattia di Lyme).
Dunque, una sintomatologia complessa e ambigua, tanto da far pensare ad una malattia immaginaria, conseguenza di gravi disturbi di natura psicologica. Infatti, la sindrome sembra avere effetti notevoli sull’emotività e sulla cognizione dei pazienti. Tuttavia, questi effetti potrebbero essere considerati contemporaneamente causa e conseguenza di Morgellons, che tuttavia non può essere definita come una vera e propria malattia, appunto perché non esiste alcuna teoria scientifica dimostrabile e dimostrata che ne accerti la causa responsabile.
La prova concreta che smantellerebbe l’ipotesi di una malattia psicologica viene dalla presenza reale e non fittizia di strane fibre filamentose che fuoriescono dalla cute, molto simili alle fibre di polietilene e di colore blu. Le fibre in questione sono state analizzate tramite cromatografia gassosa per compararle con 90.000 composti organici, ma non hanno dato riscontri tali da poter coincidere con i composti, pertanto si è giunti alla conclusione che le fibre sono “ignote”, fatte di elementi sconosciuti e non certo provenienti da vestiti a stretto contatto con le croste di ferite. Eseguendo la biopsia delle superfici della pelle lesionate nonché di quelle sane, usando un dermatoscopio, si è potuto osservare le fibre sotto la pelle dei malati e di ritrovarle unite sia ai tessuti sani sia a quelli danneggiati, identificando, tra l’altro, la varietà di colori di tali filamenti. I ricercatori hanno però evidenziato che tali materiali sono usati dall’industria delle nano biotecnologie per incapsulare i virus.
Da qui nasce la suggestiva ed alquanto improbabile teoria che individua un collegamento tra le controverse scie chimiche e ciò che esse contengono e il morbo di Morgellons, perché nuovi studi e analisi di laboratorio hanno consentito di accertare che il morbo è collegato alla presenza nell’organismo di frammenti costituiti da silicone e da fibre di polietilene, ed il polietilene è usato normalmente nell’industria delle fibre ottiche, dando per accertato che si tratti di polietilene!
La ricerca sull'origine delle cause scatenanti la sindrome di Morgellons continua: ad ogni modo, tutti i medici concordano sull'inspiegabilità e sull'indecifrabilità della condizione morbosa: la sindrome di Morgellons come una “dermopatia inspiegabile” e una “parassitosi illusoria”.
Redazione Nuovaitaliamedica