Esiste un legame tra insonnia, o disturbi del sonno, e malattie della tiroide, la ghiandola endocrina che insieme all'ipofisi è la più importante del nostro corpo.
La tiroide, che si trova nella gola, attraverso i suoi ormoni - T3 e T4 - regola importantissime funzioni vitali tra cui il metabolismo, la libido, l'attività cardiaca, l'umore, e anche il sonno, in parte. Ci sono specifiche disfunzioni tiroidee che, infatti, si ripercuotono proprio sul riposo notturno, e sulla sua durata e qualità.
Nello specifico, a provocare l'insonnia, è l'ipertiroidismo, che a sua volta può essere sia acquisito che cronico di natura autoimmune. Questa patologia viene anche definita "gozzo tossico diffuso" perchè produce un ingrossamento visibile della ghiandola.
Gli esami del sangue consigliati per una diagnosi di ipertiroidismo sono: THS(ormone prodotto dall'ipofisi tireostimolante), Tireoglobulina (proteina prodotta dalla cellule tiroidee), FT4 (Tiroxina libera, ovvero ormone T4), Triodoironina(FT3), Anti-TPO e Anti-TG (anticorpi presenti in caso di disfunzioni della tiroide autoimmuni).
Per curare le malattie della tiroide e far regredire i sintomi, insonnia inclusa, si procede con una terapia ormonale farmacologica a base di tirostatici, per bloccare la sintesi ormonale, con la terapia basata sull’uso di iodio marcato, che distrugge le cellule impazzite o con la somministrazione di iodio radioattivo, con lo scopo di distruggere una parte o tutta la tiroide.
Anche l’alimentazione è fondamentale: se, ad esempio, sarà necessario evitare sostanze stimolanti ed eccitanti come caffè e alcool, che vanno a peggiorare i
sintomi a carico del sistema nervoso, e la carne, spesso contenente ormoni, saranno da privilegiare le verdure a foglia verde e in particolar modo le crocifere che riescono, secondo gli studi, a limitare la produzione di tiroxina. Talvolta, si preferisce asportare del tutto la ghiandola, cosa che non crea nessun problema ma, anzi, in genere produce solo effetti benefici.
Per quanto riguarda lo iodio è necessario specificare che sicuramente è una componente importante della tiroide perché è legato alla sintesi degli ormoni tiroidei. Una corretta assunzione di iodio è, quindi, importante perché la tiroide funzioni correttamente.
Infatti, se la carenza di iodio può associarsi a gozzo, l’assunzione di grosse quantità di iodio (come nel caso di farmaci quali l’amiodarone) può dare luogo ad ipertiroidismo.
Per sfatare le comuni leggende metropolitane bisogna dire che il mare non rappresenta un problema per chi è affetto da malattie della tiroide.
Una vacanza in una località di mare non è controindicata in chi è ipertiroideo, come pure non rappresenta un reale beneficio per chi è, invece, affetto da ipotiroidismo. Va ricordato, infine, che quello che conta è lo iodio che viene introdotto con l’alimentazione e non quello che viene ‘respirato’ con l’aria di mare“.
Tra i rimedi naturali per regolare i disturbi del sonno anche associati a patologie tiroidee, altamente consigliato è l’utilizzo di valeriana, uno degli estratti vegetali più usati. La valeriana diminuisce il tempo di comparsa del sonno a onde lente: è in questa fase che diminuiscono il tono muscolare, la frequenza cardiaca, la pressione e la frequenza respiratoria rallenta e si stabilizza. Ed è dunque questa la fase che permette di diminuire e alleviare tutti i sintomi dell’insonnia legati all’ipertiroidismo.
Un buon riposo notturno, accompagnato dalla diminuzione del battito cardiaco e da una stabilizzazione del sistema nervoso sono sicuramente un ottimo risultato raggiungibile senza l’uso di farmaci chimici.
Redazione Nuovaitaliamedica