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Il farmaco contro l'acne

Aczone prescrivibile, a condizione che i pazienti siano sottoposti ad analisi

A luglio la Food and Drug Administration ha approvato un nuovo farmaco contro l'acne, l' Aczone, rendendolo prescrivibile solo a condizione che i pazienti siano sottoposti ad analisi per escludere una insufficienza enzimatica possibile causa di anemia. Si avvicina l'era della medicina personalizzata. A detta degli esperti le terapie saranno sempre più studiate a mi
sura del paziente, considerando cioè il suo corredo genetico o altri parametri medici, aumentando l'efficacia del farmaco ed evitando gli effetti collaterali.
Il caso dell' Aczone è un esempio degli ostacoli che si possono frapporre a questi nuovi sviluppi. Le case farmaceutiche temono che il test genetico richiesto sia un deterrente peri medici a prescrivere il farmaco o limiti le vendite ad un gruppo ristretto di pazienti. Alla notizia che la Fda aveva imposto il requisito del test, una delle due case farmaceutiche che producono il farmaco, la Astellas, ha rinunciato, l'altra, la Qlt ha messo in programma un nuovo studio clinico, nella speranza di ottenere la prescrivibilità del farmaco senza obbligo di test.
La personalizzazione della terapia farmacologia può creare difficoltà anche ai medici, non solo alle case farmaceutiche. Il sangue trasfuso ne è un esempio. Molti centri trasfusionali preferirebbero avere un unico tipo di sangue, adatto a tutti invece che vari tipi con la preoccupazione che errori di trasfusione possano causare gravi problemi. Tuttavia numerosi medici, legislatori, analisti di mercato e manager del settore farmaceutico sono d'accordo sul fatto che, a dispetto degli ostacoli, la personalizzazione della medicina sia inevitabile.
Dei 50 psichiatri in forza alla Mayo Clinic, 40 ricorrono ai test genetici come supporto nella scelta del farmaco da prescrivere, dice il Dr. David A. Mrazek, direttore del dipartimento di psichiatria della clinica universitaria. E alcune ditte offrono i test direttamente ai consumatori. Mary Jane Q. Cross, pittrice di Newport, New Hampshire, dopo aver assunto quattordici anni fa l'antidepressivo Prozac, è affetta da un continuo tremito esteso alla parte destra del corpo. Ora dipinge con le dita perché non riesce a tenere in mano il pennello.


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