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STORIA ILLUSTRATA DELLA SENOLOGIA

il seno è un testimone e forse una vittima di questa società

"Poiché il seno rappresenta l'immagine e la proiezione della donna nella sua totalità, poiché la cancerologia mammaria è la nutrice di ogni cancerologia in generale, poiché il seno è un testimone e forse una vittima di questa società, la senologia deve essere considerata la più umana delle discipline". Così scrive il padre della moderna senologìa, Ch.-M. Gros.
La sfera di interessi scientifici, antropologici e culturali che coinvolge questo particolare organo della femminilità chiamato mammella è talmente varia e peculiare da rappresentare, quasi un mondo a parte. Il viaggio in questo inconsueto pianeta potrà suscitare in eguale misura ragione e sentimento, storia e fantasia, realtà e sogno. In maniera semplice ma suggestiva Novalis afferma che "il seno è il petto delle donne elevato a mistero". Un mistero che rimane ancora tale, ricco di suggestioni e contrastanti realtà. "Il seno è la nutrice dell'immaginario, là dove si proiettano i nostri tormenti", ribadisce Gros. Ricco di significati simbolici, il seno è innanzitutto un richiamo alle origini della vita, ai sogni infantili, al tepore accogliente e nutritivo che ispira la più completa fiducia ed invita al perfetto abbandono; nulla più del seno conduce nel grembo del simbolismo più essenziale, ed esso appare come un archetipo prioritario, originario, rivelatore del punto di convergenza di cui la donna rappresenta l'allegoria globale. Tra mito e storia, la tematica è estremamente vasta ed interessante anche dal punto di vista scientifico. L'evoluzione dell'allattamento si identifica con uno dei più importanti fenomeni antropologici, mentre la storia dei tumori della mammella si identifica con la storia stessa del cancro e quindi di tutte le problematiche fondamentali della medicina, ossia la curabilità, la perdita di identità, la paura della morte.
"La mammella è come la nutrice per chi studia i tumori", afferma R. Virchow. Non solo la patologia ha tratto dalla mammella, organo superficiale e facilmente aggredibile, utili elementi di conoscenza, ma anche la chirurgia, come afferma D. Giordano: "Alla chirur-gia della mammella attinse elementi di vita e di accrescimento la chirurgia di tanti altri organi, perché nella mammella in particolar modo fu studiato l'insorgere, l'invadere, lo irradiarsi a distanza, il recidivare del cancro: e su questa, dopo tentativi secolari in cui più valse la pertinacia conquistatrice dei chirurghi che non la ostinazione dìstruttrice e ribelle del morbo, si venne finalmente stabilendo su basi più scientifiche il metodo con cui gli organi cancerosi hanno da trattarsi dal chirurgo, finché rimarranno nel suo dominio".
Nella variabilità individuale dell'organo si è sviluppato un grande impegno diagnostico e terapeutico, ed inoltre non è pretestuoso affermare che non solo la diagnosi precoce, ma anche molti degli altri aspetti sociali, quale la prevenzione e la riabilitazione dei pazienti, hanno tratto dalle problematiche senologiche gli spunti più costruttivi.

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