Amore romantico o sessualità? Posta in questi termini dicotomici ovviamente la questione appare di difficile soluzione.
Il punto più semplicemente è: si possono provare forti desideri sessuali per una persona senza "amarla"? La domanda può apparire banale e anche scontata la relativa risposta. Infatti, l'esperienza comune ci insegna che ciò è possibile e perfettamente naturale. Ovviamente è altrettanto comune l'esperienza che non abbiamo rapporti sessuali con tutte le persone che ci piacciono. Motivi di opportunità morale, religiosa, culturale, legale ci impediscono normalmente di soddisfare indiscriminatamente i nostri pur naturali desideri (ma questo accade anche al di fuori della sfera sessuale). Eppure la questione a ben guardare è molto più complicata di quello che sembra.
Perché accade allora che alcune persone trovano più facile dare sfogo alla propria sensualità praticando rapporti sessuali con partners occasionali (a cui non sono legati da profondi sentimenti di affetto), mentre altri inorridiscono alla sola idea?
Nonostante le abitudini di uomini e donne moderni ci informino che siamo molto più disinvolti mediamente in tema di costumi sessuali, molte persone sono ancora alla ricerca della "devozione romantica"; e se anche questa aspirazione non è espressa a chiare lettere, l'ideale in se stesso condiziona ancora il nostro modo di comportarci all'interno delle relazioni amorose.
In alcune relazioni le emozioni e i sentimenti sono "appassionati". La passione si manifesta velocemente ed è intrinsecamente associata a fantasie e comportamenti sessuali. Normalmente il linguaggio che si accompagna alla passione amorosa ci descrive sovente persone in preda a vertigini, ossessioni, sentimenti "violenti".
L'amore appassionato però implica in aggiunta al desiderio sessuale anche una forte esigenza di prossimità con il partner, oltre a sensazioni di euforia e di benessere quando il rapporto va bene e ansia e sconforto quando va male (Hatfield, 1988). Nella fase della passione spesso il partner viene idealizzato e si desidera l'unione sessuale e altri tipi di intimità con la persona amata come toccarsi o scambiarsi sguardi interminabili. (Dion e Dion, 1988).
Gli altri ingredienti dell'amore, vale a dire dedizione, fiducia, intimità e attaccamento sono relativamente silenti, per così dire. (Hatfield e Rapson, 1993).
Infatti, può capitare che l'obiettivo della nostra venerazione sia del tutto inadeguato a noi; può trattarsi addirittura di una persona che conosciamo pochissimo o che giudichiamo molto antipatica. Al contrario, una persona può essere terribilmente simpatica e amabile, oppure avere tutte le caratteristiche che si sognerebbero in un compagno/a di vita, oppure essere quello/a che farebbe felici i nostri genitori o che più semplicemente risulta accettabile secondo le convenzioni sociali o che non ci fa sfigurare di fronte ad amici, parenti e vicini di casa. Insomma l'altro/a può esserci gradito moltissimo sotto molti aspetti eppure questo non riesce a mutare la simpatia in amore. Ciò vuol dire probabilmente che la passione è indipendente dagli altri costituenti dell'amore (Berscheid, 1988).
La forza oscura della passione è giudicata in maniera diversa nelle diverse culture, ma anche all'interno di una stessa cultura. Alcuni credono che l'amore romantico sia naturale, auspicabile e fondamentale per un buona riuscita del matrimonio. Per altri le prerogative dell'amore appassionato sono del tutto negative: esso diventa sinonimo di invasamento, amore non corrisposto, tormento. Inoltre è visto come illecito e socialmente disgregante. Spesso in un coniuge sono molto ricercati caratteri più concreti come un reddito elevato (Hatfield e Rapson, 1993). Quest'ultimo aspetto non deve stupire più di tanto: ci si potrebbe chiedere infatti se sia ancora possibile l'amore appassionato in un mondo in cui persino i rapporti sentimentali sono sempre più governati dalle esigenze dell'economia.
Quando una coppia dichiara di essersi innamorata a prima vista ciò che esprime è con molta probabilità passione e non dedizione o intimità. Molte persone credono che la passione sia qualcosa che sopraggiunge inaspettata. Questo forse spiega perché chi crede che la sua vita sia dominata da forze esterne abbia maggiori possibilità di provare amore appassionato rispetto a chi crede di poter controllare la propria sorte (Dion e Dion, 1988).
Lo scatenarsi della passione non deve stupire in quanto l'attrazione fisica è di fondamentale importanza negli stadi iniziali di una relazione. Avvolte però l'eccitazione che assimiliamo alla passione non ha niente a che fare con la persona che amiamo, ma deriva da altre ragioni. Sappiamo che gli individui non sono sempre capaci di riconoscere con precisione le cause della loro reazione emotiva. Qualunque cosa determini una attivazione può influire sulla passione. Infatti, l'attività fisica ad esempio o una gag comica possono rafforzare i sentimenti di passione verso altri individui ritenuti per qualche motivo affascinanti (White et al, 1981).
Il fatto che l'attivazione sollecitata da cause esterne possa intensificare la passione potrebbe spiegare il perché gli ansiosi tendenzialmente si innamorino più di altri in modo improvviso e provino un interesse quasi morboso verso il partner e siano più sensibili alle oscillazioni caratteristiche della passione. (Shaver et al, 1988).
Ovviamente le fonti esterne che alimentano la passione non sono le più comuni nella vita di tutti i giorni. Secondo Ellen Berscheid la fonte primaria che rafforza la passione è fondamentalmente interna all'individuo ed è nel 90% dei casi rappresentata da desiderio sessuale non appagato.
Le persone conferiscono significati differenti alla pratica sessuale. Alcuni la giudicano una attività gradevole anche e soprattutto al di fuori di una relazione profonda (quella che una volta si chiamava una "storia seria", terminologia ormai caduta in disuso per le inevitabili spiritosaggini che ne seguivano sulla "geografia seria e la scienza seria e l'educazione tecnica seria" e così via discorrendo con tutte le altre materie delle scuole medie inferiori e superiori). Altri invece la vivono come manifestazione imprescindibile dell'intimità con il partner e dell'attaccamento nei suoi confronti.
Quindi considerato che dietro l'attività sessuale si celano significati diversi per differenti persone sarebbe sempre il caso per una buona riuscita della relazione amorosa comunicare apertamente all'inizio del rapporto la propria idea sulla sessualità e sull'esercizio di quest'ultima onde evitare dolorosi risvolti successivamente.
Diverse ricerche dimostrano che l'intimità sessuale è associata a una maggiore soddisfazione nei confronti del rapporto. Tuttavia, la questione non è così chiara su un periodo di tempo molto lungo. Alcuni studi dimostrano che ne il momento in cui ha avuto luogo il primo rapporto sessuale, ne la frequenza dei rapporti sessuali, ne l'intimità psicologica esercitano di per sé un'influenza decisiva sulla continuità delle relazioni (tra gli altri Simpson, 1987).
Nelle coppie sposate la soddisfazione riguardo l'attività sessuale è altamente correlata con la soddisfazione rispetto al rapporto (Reiss e Lee, 1988). In generale, le coppie felicemente sposate hanno rapporti sessuali più frequenti. Tuttavia è anche vero che altre sono le variabili che entrano in gioco in un rapporto di coppia felice: ad esempio gli interessi comuni o la maggiore o la minore assiduità con cui i due partner partecipano ad attività condivise come attività sportive, eventi sociali in genere. Per contro quando una copia è insoddisfatta del sesso o di altre importanti componenti del rapporto è probabile che peggiori anche il gradimento globale nei confronti del rapporto.
Le ragioni dell'insoddisfazione sessuale differiscono nelle donne e negli uomini. Le donne si sentono insoddisfatte se colgono una mancanza di calore, amore e sollecitudine nei rapporti sessuali, mentre gli uomini insoddisfatti lamentano una attività sessuale poco frequente e monotona.
Tuttavia, anche le differenze di genere in tema di soddisfazione sessuale si vanno sempre più assottigliando. Non è un caso forse che l'ansia da prestazione degli uomini sia andata crescendo con l'aumentare delle aspettative sessuali delle donne.
Se il sesso gode di una posizione privilegiata all'interno dei rapporti d'amore e nell'intimità in parte è dovuto al fatto che il sesso riunisce due processi fondamentali che spingono le persone a costruire un rapporto sentimentale profondo: -dare-ricevere piacere e conoscere ed essere conosciuti- due processi che derivano entrambi dalla integrazione del partner con il sé (Simpson, 1987).
Bibliografia
Dion, K. L. e Dion, K. K. (1988). Romantic love: Individual and cultural perspectives. (trad. It. La psicologia dell'amore, Bompiani).
Hatfield, E (1988). Passionate and companionate love. (trad. It. La psicologia dell'amore, Bompiani).
Hatfield, E e Rapson, R. L. (1993). Love, sex, and intimaci. Harper, New York.
Berscheid, E. (1988). Some comments on love's anatomy. IN R. Sternberg e M Barns, The psychology of love. Yale University Press, New Haven.
White, G: L., Fishbein, S. e Rutstein, J. (1981). Passionate love: The misattribution of arousal. Journal of Personality and social Psychology, 41, 56-62
Shaver, P., Hazan, C. e Bradshaw, D (1988). Love as Attachment. IN R. Sternberg e M Barns, The psychology of love. Yale University Press, New Haven.
Simpson, J. A. (1987). The dissolution of romantic relationships. Journal of personality and social psychology, 53, 683-692.
Dott. Giovanni Di Giorgio - Psicologo