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IL DIABETE MELLITO

malattia del ricambio

Il diabete mellito è una malattia del ricambio caratterizzata da alterazione del metabolismo dei carboidrati . Il paziente diabetico, per una carenza assoluta o relativa di insulina , non riesce a utilizzare gli zuccheri; pertanto questi restano in circolo e determinano un aumento della glicemia del metabolismo cioè del processo che l'organismo utilizza per ricavare dagli alimenti l'energia e le sostanze di cui ha bisogno - caratterizzato da un aumento della concentrazione nel sangue di uno zucchero, il glucosio.
Gli zuccheri semplici e quelli complessi (amidi) presenti negli alimenti (es. pane, pasta, dolci, frutta, latte) durante la digestione vengono trasformati in glucosio (uno zucchero semplice) che è la principale fonte di energia dell'organismo. Il glucosio entra nel sangue e passa poi all'interno delle cellule per fornire energia o essere ulteriormente trasformato in altre sostanze. Affinché il glucosio possa entrare nelle cellule è indispensabile la presenza dell'insulina. L'insulina è un ormone prodotto dal cellule presenti nel pancreas, consente l'ingresso del glucosio all'interno delle cellule. Nelle persone affette da diabete, però, il pancreas produce una quantità insufficiente di insulina, o non la produce affatto, oppure le cellule non rispondono all'insulina prodotta dal pancreas.
Come conseguenza, la concentrazione del glucosio nel sangue aumenta al di sopra dei livelli normali, passa nell'urina e viene così eliminato dall'organismo. Il corpo perde in questo modo la sua principale fonte di energia, pur essendoci paradossalmente un eccesso di glucosio nel sangue.
Il diabete è una delle principali cause di morte e di disabilità.
Il diabete mellito è caratteristicamente una malattia che in tempi lunghi può compromettere la retina, il rene, i nervi periferici e comportare un aggravamento della patologia arteriosclerotica cardiaca dei vasi, degli arti e del sistema nervoso centrale. Tra le cause, molteplici e non del tutto chiarite, concorrono fattori ereditari, genetici, ambientali, immunologici, interferenze ormonali e fenomeni acquisiti.
Quali sono i diversi tipi di diabete mellito
Vi sono 3 diversi tipi di diabete mellito:
• diabete di tipo 1
• diabete di tipo 2
• diabete della gravidanza
Diabete di tipo 1
Il diabete di tipo 1 (un tempo conosciuto come diabete insulino-dipendente o diabete giovanile) viene considerato una malattia autoimmune. Il paziente ha perciò bisogno di ricevere, attraverso iniezioni quotidiane, l'insulina che gli serve per poter sopravvivere. Il diabete di tipo 1 si sviluppa più frequentemente nei bambini e nei giovani adulti, ma la malattia può presentarsi a tutte le età.
Le persone affette da diabete devono assumersi in prima persona, tramite l’assunzione di insulina con iniezione intramuscolare, la responsabilità di gestire giorno dopo giorno la loro particolare condizione di malattia. L'obiettivo è sempre quello di far sì che la quantità di glucosio nel sangue non si abbassi troppo, né aumenti troppo.


Diabete di tipo 2
La forma più frequente (90% circa) di diabete è quella di tipo 2 (un tempo conosciuto come diabete mellito non insulino-dipendente). Questa forma di diabete normalmente si sviluppa negli adulti al di sopra dei 40 anni ed è più frequente oltre i 55 anni. Circa l'80% delle persone con diabete di tipo 2 è in sovrappeso.
Dieta, attività fisica e controllo della glicemia sono i capisaldi anche nel trattamento del diabete di tipo 2. Alcuni di questi pazienti possono aver bisogno anche di un trattamento farmacologico con ipoglicemizzanti orali.


Diabete gestazionale
Il diabete gestazionale è una forma di diabete che si sviluppa o viene scoperto durante la gravidanza. Generalmente scompare al termine della gravidanza, ma le donne che hanno avuto un diabete gestazionale hanno una maggiore probabilità di sviluppare un diabete di tipo 2 in età più avanzata.


L'obiettivo del trattamento del diabete è quello di mantenere la concentrazione del glucosio nel sangue il più possibile vicino alla normalità. Le persone affette da diabete devono perciò essere seguite da un medico specializzato nel trattamento del diabete, che sia in grado di tenere sotto controllo la malattia e le sue complicanze. I pazienti diabetici devono effettuare spesso visite da un medico oculista, far riferimento con regolarità ad un dietista, che potrà aiutare nell'impostare una dieta personalizzata, e ad un podologo, per avere l'assistenza di una persona esperta nella cura del piede.
Negli ultimi anni, i risultati delle ricerche sul diabete hanno migliorato le possibilità di gestire la malattia e di trattare le sue complicanze.
In futuro sarà forse possibile somministrare l'insulina sotto forma di spray nasale o sotto forma di pillola o cerotto. Si stanno anche sviluppando strumenti che potranno misurare la concentrazione del glucosio nel sangue senza bisogno di pungere il dito per ottenere un campione di sangue.
Proseguono le ricerche per scoprire la causa (o le cause) del diabete e i modi per prevenirlo.
Il trapianto del pancreas, o delle cellule beta del pancreas che producono l'insulina, offre la migliore speranza per una cura definitiva delle persone affette da diabete di tipo 1. Usando tecniche di bioingegneria, si sta persino cercando di creare cellule artificiali che secernono insulina in risposta agli incrementi nella concentrazione di glucosio nel sangue.
Per il diabete di tipo 2 l'attenzione è concentrata più sulle modalità di prevenzione. Un approccio di questo tipo si basa sull'identificazione delle persone a rischio per incoraggiarle a ridurre il loro peso corporeo, a svolgere un maggior esercizio fisico e seguire una alimentazione corretta.

Redazione nuovaitaliamedica.it

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