Chi racconta una bugia è quasi sempre mosso da una tattica, un piano strategico che tende verso un obiettivo, un fine. La bugia non è quasi mai fine a se stessa. E' una strategia che, nelle attese di chi la adotta, permette di ottenere qualcosa in più rispetto alla "verità". E' un comportamento che
garantirebbe la "sopravvivenza", socialmente utile perché consente di avere buone relazioni con tutti, ricavarne vantaggi sul lavoro, schivare le responsabilità, sottrarsi a controlli o critiche.
Chi invece è bugiardo patologico, affetto dalla cosiddetta “sindrome di Pinocchio”, manifesta un vero e proprio disagio psicologico, di cui tende a escluderne la gravità, fino ad arrivare a non riconoscerlo neanche.
Prendere in prestito il personaggio di Pinocchio attraverso la metafora della sua storia ci può essere utile per meglio identificare coloro che hanno una forte tendenza a raccontare bugie. Pinocchio è un burattino di legno che vuole diventare un bravo ragazzo (in carne ed ossa), cerca di essere adulto o meglio finge di essere grande ma in realtà si comporta come un bambino.
Dal punto di vista clinico il bugiardo patologico può essere affetto da disturbo istrionico di personalità che è caratterizzato da un tipico quadro pervasivo di emotività eccessiva, ricerca di attenzione, ed appaiono a prima vista attivi, interattivi e disinibiti.
L'uomo-Pinocchio ha una grande necessità di mantenere alta la sua autostima ad ogni costo attraverso conferme continue della sua abilità nel controllare gli altri, ha una grande difficoltà nel comprendere di avere bisogno di aiuto e soprattutto nel chiedere aiuto, forse l'unica occasione che
potrebbe spingerlo a chiedere aiuto è l'esperienza di abbandoni inaspettati che lo costringono a rimanere solo.
E naturalmente ha una grande difficoltà a progettare e a mantenere dei programmi costruttivi.
E' una condizione che riguarda maggiormente gli uomini, infatti un
numero assai consistente di uomini vive vite parallele per un eccesso di predisposizione narcisistica a vivere il piacere "speciale" e l'onore di sentirsi al centro dello scenario in particolar modo affettivo e sentimentale.
E' difficile, per questa tipologia di uomini, rendersi conto dei bisogni affettivi
delle persone che li circondano
L'uomo, rispetto alla donna, sembra avere bisogno di maggiori e continue conferme di sé attraverso il rispecchiarsi negli altri, attraverso il rimando dell'immagine tentano disperatamente di costruire l'integrità e la forza della propria identità. Non possiamo dire con certezza che l'uomo sia, in assoluto,
più menzognero della donna, certo però che, rispetto alla donna più malvolentieri prende posizioni nette, è portato a fare delle scelte definitive e, affrontare conflitti e ambiguità.
Il comportamento di chi “subisce”e quindi è spesso partner di un bugiardo psicologico prevede tre strategie da attuare in in tre tempi diversi.
La prima indicazione è di non tollerare assolutamente le bugie, ma anzi smascherarle sistematicamente, senza nessuna indulgenza.
In secondo luogo è opportuno hiedere al bugiardo patologico l'auto-riconoscimento del proprio stato patologico ed invitarlo a chiedere un aiuto esterno per combatterne cause e sintomatologia.
Infine, se le prime due strategie non hanno avuto alcun esito, prendere in considerazione l'opportunità di “abbandonare” il bugiardo patologico. Spesso questa si rivela l'unica strategia efficace nei confronti di chi è affetto da Sindrome di Pinocchio.
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