Il morbo celiaco è una malattia cronica, con caratteristiche lesioni della mucosa dell'intestino tenue e malassorbimento, che migliora eliminando dalla dieta la gliadina del grano e le proteine dei cereali correlate ( glutine ). Colpisce prevalentemente i soggetti di razza caucasica ed è molto raro negli africani, nei giapponesi e nei cinesi
Il disturbo primario della celiachia è l'intolleranza al glutine, una componente proteica (gliadina) presente nel grano e nei cereali affini (avena, orzo, segale, farro). La malattia consiste in una infiammazione cronica con una componente autoimmune. Il sistema immunitario intestinale non riconosce la gliadina e scatena contro di essa una risposta infiammatoria cronica, che danneggia le cellule dell'epitelio intestinale causando malassorbimento e degenerazione progressiva dell'epitelio.
I sintomi della celiachia variano molto da paziente a paziente, da una diarrea sintomatica evidente fino dall'infanzia, con ritardo di crescita evidente, fino a situazioni che spingono il paziente dal medico solo dopo decenni. Il classico quadro clinico prevede diarrea, flatulenza, calo di peso e affaticabilità. .
La diagnosi della celiachia si effettua riscontrando nel sangue gli anticorpi anti-gliadina, anti-endomisio o contro la transglutaminasi tissutale e tramite l'esame endoscopico, in cui la mucosa dell'intestino tenue si presenta piatta, mammellonata o normale, con enterite diffusa e ipertrofia marcata o completa atrofia dei villi.
La forma silente è praticamente priva di sintomatologia nonostante vi siano lesioni a livello della mucosa intestinale che tendono a regredire nel caso si adotti una dieta priva di glutine. Tale forma viene scoperta dopo gli screening sui familiari di primo grado di soggetti affetti da morbo celiaco.
Nella forma latente si ha presenza di malattia, ma non vi è stata alcuna manifestazione. Anche se i marcatori anticorpali risultano essere positivi, la mucosa intestinale risulta essere microscopicamente normale.
Una volta diagnosticata, la celiachia è una patologia che si cura in modo definitivo eliminando dalla dieta il glutine. Le alterazioni dell'intestino regrediscono nella maggior parte dei casi una volta eliminata la causa dell'infiammazione, ovvero il contatto della mucosa intestinale con la gliadina.
Il glutine è contenuto nel farro, nel grano, nel kamut, nell'orzo, nella segale e in altri cereali; riso e mais ne sono privi. Il glutine è pertanto contenuto in moltissimi alimenti di uso comune come i biscotti, il pane, la pasta, la pizza ecc., i suoi usi a livello alimentare sono molteplici, viene infatti usato come ingrediente in moltissimi prodotti, come addensante nell'industria farmaceutica, come sostanza in grado di dare elasticità e consistenza ai prodotti finali oltre a essere usato come agente lievitante degli impasti.
Oggi esistono molte aziende che producono cibi compatibili con la dieta del malato di celiachia, e molti ristoranti che propongono piatti senza glutine, pertanto la qualità di vita del malato si è innalzata di molto.
Nim