L’allergia al sole, o fotosensibilità, è una reazione del sistema immunitario alla luce solare: il più delle volte si manifesta come eruzione cutanea accompagnata da prurito con pomfi isolati o confluenti in chiazze orticariose, da cui definita appunto anche orticaria solare.
Le zone colpite con maggior frequenza sono il collo, il dorso delle mani, la parte esterna delle braccia e la parte bassa delle gambe. In rari casi la reazione cutanea può essere più grave e causare la comparsa dell’orticaria o di piccole vesciche che si possono diffondere anche nelle zone di pelle coperte dai vestiti.
Le allergie alla luce solare sono causate da cambiamenti che si verificano nella pelle esposta al sole. Non si sa con esattezza perché l’organismo reagisca in questo modo, tuttavia il sistema immunitario riconosce alcuni componenti della pelle alterata dal sole come “estranei” e l’organismo attiva le difese immunitarie contro di essi. In questo modo si origina una reazione allergica sottoforma di manifestazioni cutanee.
Queste manifestazioni cutanee possono regredire in poche ore stando al riparo dalla luce solare, ma si ripetono invariabilmente non appena il soggetto torna ad esporsi al sole. Il problema si ripete quindi ad ogni estate e può comparire a tutte le età, insorge improvvisamente e colpisce con maggiore frequenza il sesso femminile e si considera che duri indefinitamente, sebbene miglioramenti o attenuazioni possano talora spontaneamente verificarsi.
La terapia si basa principalmente su sostanze antistaminiche (la liberazione di istamina è all' origine di alcuni tipi di "orticaria solare") e sul beta-carotene per via orale. Opportuna è sempre l' applicazione sulla cute di preparazioni schermanti la luce solare ed in molti soggetti dà buoni risultati l'assunzione nei 2-3 mesi precedenti l'esposizione al sole di preparati contenenti beta carotene e preparati vitaminici che hanno l'effetto di "proteggere" la pelle dai raggi solari.
Talvolta invece la reazione cutanea è scatenata dall’effetto della luce solare su una sostanza chimica applicata sulla pelle (normalmente si tratta di un ingrediente delle creme solari, dei profumi, dei cosmetici o delle pomate antibiotiche) o ingerita con un farmaco, tra questi alcuni antibiotici, i diuretici usati per curare l’ipertensione e l’insufficienza cardiaca e alcuni contraccettivi orali. Quindi in ogni caso è sempre meglio chiedere consiglio al medico curante.
In maniera invece più pratica per prevenire i sintomi dell’allergia al sole si consiglia di applicare una crema solare con un fattore di protezione (SPF) pari almeno a 15 e di usare un filtro di protezione anche per le labbra. Diminuire il tempo trascorso all’aria aperta quando il sole è alto, cioè tra le 10 del mattino e le 3 del pomeriggio e indossate gli occhiali da sole, con il filtro anti-ultravioletti.
Nim