La podologia è una specializzazione sanitaria paramedica che si occupa del piede e delle sue patologie specifiche, riconosciuta a livello internazionale da molto tempo e introdotta da più di vent’anni in Italia, dove nel 1996 ha ottenuto il riconoscimento istituzionale.
Il podologo è un professionista sanitario e, per esercitare la professione, consegue una laurea di primo livello in Podologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia ed è quindi abilitato all’esercizio della professione presso strutture sanitarie pubbliche e private. La professione del Podologo deve essere nettamente distinta da altre attività, quali ad esempio quella della pedicure estetico (o estetista).
Il podologo abilitato alla cura di tutte le patologie del piede, dalla più semplice alla più complessa e' in grado ad esempio di trattare direttamente, patologie dermatologiche dei piedi: ipercheratosi cutanee (calli o duroni), cheratosi, discheratosi e lesioni conseguenti, unghie incarnite, ipertrofiche, micotiche, deformate e lesioni periungueali, verruche plantari e digitali.
Il podologo e' in grado di trattare e integrare l'intervento medico, sul piano della prevenzione, cura e riabilitazione in numerose situazioni: alterazioni biomeccaniche strutturali e funzionali, trattamenti di ulcerazioni trofiche.
E' importante sottolineare che il podologo collabora con il medico nella diagnosi e cura di pazienti portatori di malattia a rischio e/o di alterazioni strutturali e funzionali dei piedi, in special modo pazienti diabetici, reumatici, arteriopatici, neuropatici, geriatrici, ecc..
Sotto il profilo anatomico, il piede comprende molti tessuti organici, tutti in grado di provovare sofferenza o di essere sede di una malattia, ma soprattutto sul piano funzionale ha qualità fisiologiche e attitudini statiche e dinamiche eccezionali, che permettono numerose attività fondamentali e strettamente legate al benessere fisico, come la stessa posizione eretta, la marcia, la corsa.
Il podologo per le diagnosi di sua competenza si avvale di idonei strumenti e di tecniche non invasive nonché dell’utilizzo di apparecchiature diagnostiche quali esame baropodometrici, test neuropatici e vascolari per piede diabetico ecc.
L’esame clinico dei pazienti consente anche di individuare in modo preciso alcune importanti disfunzioni del sistema posturale, di stabilire le cause fondamentali di tali alterazioni e infine di discriminare tra principali e secondarie; onde prevenirne lo sviluppo, curarle o indirizzarle alle più pertinenti terapie specialistiche.
Nim