La disfunzione erettile nota anche come impotenza, è definita come la persistente o ricorrente incapacità di raggiungere e mantenere un'erezione sufficiente ad avere una prestazione sessuale soddisfacente. Il meccanismo dell’erezione è influenzato da una serie di fattori, fisici e psichici, ognuno dei quali è determinante per identificare l’origine del sintomo in quel particolare soggetto
La definizione delle cause dell’impotenza è stata ed è tutt’ora oggetto di ampie discussioni. Più della metà della popolazione maschile ha presentato nel corso della sua vita episodi passeggeri di impotenza legati a molteplici motivi ma questo costituisce un fenomeno che rientra nella normalità.
La disfunzione erettiva si può verificare in uomini di tutte le età ed è particolarmente frequente tra gli adolescenti che sperimentano per la prima volta il mondo della sessualità.
Sono circa tre milioni gli italiani che soffrono di disfunzione erettile o impotenza, ed il disturbo è sempre più diffuso anche tra i più giovani. Con l'ingresso sul mercato della nuova pillola contro l'impotenza che utilizza il principio attivo Avanafil, sono quattro i farmaci approvati per la cura della disfunzione erettile: Avanafil (Spedra), Sildenafil (Viagra), Taladafil (Cialis), Vardenafil (Levitra).
Queste quattro molecole appartengono alla stessa classe di farmaci, conosciuta come inibitori della fosfodiesterasi 5 (PDE-5), ma presentano differenti proprietà farmacologiche e farmacocinetiche. Le differenze riguardano innanzitutto i tempi di efficacia, che variano dai 15 minuti di Avanafil alle due ore per il Cialis.
Avanafil, questo il principio attivo del nuovo farmaco e già disponibile in Italia, può essere preso quindici minuti prima del rapporto sessuale, consentendo agli uomini che soffrono d’impotenza (circa tre milioni in Italia) di essere “pronti” in qualsiasi momento senza dover pianificare con almeno mezz’ora di anticipo la possibilità di avere rapporti o peggio ancora fare aspettare la partner.
Il nuovo farmaco ha caratteristiche che lo differenziano rispetto alle terapie attuali anche perché gli altri principi attivi hanno una durata d'azione o breve, dalle 3 alle cinque ore al massimo, oppure molto lunga, oltre 17 ore, mentre il nuovo farmaco ha una “finestra di efficacia” intermedia e più adeguata.
Oltre a questo nuovo farmaco, ricordiamo anche i preparati che invece si utilizzano tramite applicazione locale. Questi farmaci si somministrano direttamente a livello penieno mediante iniezione diretta nei corpi cavernosi o introduzione con apposito applicatore all’interno del canale uretrale. Il principio attivo di questi farmaci è alprostadil, un potente vasodilatatore capace di indurre l’erezione anche in assenza di stimolazione sessuale.
Di recente è stato introdotto nel mercato un nuovo farmaco, il cui principio attivo è sempre alprostadil, e analogamente agli altri farmaci a base di alprostadil, prevede una somministrazione locale a livello del pene. La sostanziale differenza sta nella semplicità e atraumaticità del modo di somministrazione: è infatti sufficiente far cadere una goccia del farmaco nel meato uretrale esterno.
Negli studi preliminari ha dimostrato una buona efficacia e una sicurezza assoluta. L’assenza di effetti collaterali sistemici e di interazioni con eventuali altre terapie costituiscono un vantaggio rispetto ai tradizionali farmaci somministrabili per bocca.Se l’efficacia venisse confermata anche nella pratica clinica, in futuro potrebbe diventare una validissima alternativa nel trattamento della disfunzione erettile.
Ricordiamo però che è sempre indispensabile la prescrizione e la ricetta del medico ed è sempre bene diffidare delle offerte web, perché nella maggior parte dei casi si tratta di copie contraffatte pericolose e poco sicure.
Il compito dell’urologo o dell’andrologo di fronte al paziente con disfunzione erettile è infatti quello, quando possibile, di identificare la causa dell’impotenza e risolvere il problema curando direttamente la causa, anche prescrivendo, ove necessario, il farmaco più appropriato.
Redazione Nuovaitaliamedica